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Nuove funzionalità di IA in Google Workspace

Google ha annunciato funzionalità di intelligenza artificiale (IA) in Google Workspace per aiutare le aziende a ottenere risultati concreti. Analizziamole brevemente per capire se e quanto possono avere impatto anche nell’ambito scolastico.

Queste novità interessano Documenti, Fogli, Meet e Chat e includono Google Workspace Flows, un sistema avanzato che automatizza i flussi di lavoro con l’IA​. Le funzioni principali sono le classiche proposte alle aziende: gestione intelligente delle richieste di supporto, assistenza alla scrittura di documenti e lettura audio, generazione automatica di grafici interattivi che aiutino ad evidenziare trend nei dati, sintesi delle riunioni su Google Meet. Diciamo che queste funzioni erano nell’aria già da un po’ e ce le aspettavamo senza dubbio. Chi volesse approfondire trova la fonte originale qui: https://workspace.google.com/blog/product-announcements/new-ai-drives-business-results

Mi colpisce in modo particolare l’app Google Vids: questa applicazione utilizza la tecnologia Gemini per generare storyboard, suggerire scene, copioni, risorse stock, musica di sottofondo e immagini, tutto a partire da un semplice prompt testuale o da un documento caricato su Google Drive. L’AI può anche generare voci fuori campo professionali e immagini fotorealistiche tramite il modello Imagen 3. Naturalmente, sarà sempre possibile all’utente modificare e personalizzare ogni aspetto e caratteristica del video generato automaticamente. Si prevede anche l’elaborazione di video in team, con un modello di condivisione e collaborazione simile a quello che già utilizziamo per documenti e presentazioni.

Se già pregustate queste funzioni, vi avverto che Google Vids è già disponibile, ma solo per alcuni utenti Workspace e non per tutti gli utenti Google standard o consumer. Il rollout completo avverrà progressivamente nei prossimi mesi. Quindi ci serve un po’ di pazienza.

Ho controllato ora nella console di amministrazione della mia scuola e risulta “ON” per le unità organizzative a cui ho voluto assegnarlo, anche se la nostra utenza non è Education plus, ma Fundamentals. Tuttavia, ancora non riesco a creare materiali da inserire in classroom usando Vids.

Appena riuscirò (se come dicono sarà accessibile anche a utenti gratuiti), vedrò di farvi un resoconto dei miei esperimenti, come sempre. Se volete vedere qualcosa in anteprima, vi consiglio questo video:

Utilizziamo, tuttavia, il tempo di questa attesa in modo proficuo e poniamoci qualche interrogativo, ipotizzando due diversi scenari.

Il primo scenario è che questo potentissimi strumenti vengano concessi anche alle scuole (perché gratuiti o perché acquistabili con finanziamenti ad hoc); ipotizziamo che siano disponibili almeno per gli insegnanti, se non per gli studenti più grandi. Cosa e come dovremo insegnare con questi video? Il rischio di trasformare tutto in un bigino (il caro vecchio Bignami o Manabile che noi boomer ricordiamo con una vena di nostalgia) più o meno personalizzabile diventa sempre più concreto (soprattutto se lo strumento sarà in mano a noi nostalgici dei bigini…). Ma sapremo farne la base per risvegliare il senso critico dei ragazzi o ci piacerà sempre di più l’idea di farne attenti ascoltatori e ripetitori dei bei contenuti che andremo a proporre?

Il secondo scenario è che ben presto per avere validi prodotti si debba pagare cifre che le scuole non possono permettersi. Quindi in azienda i servizi saranno disponibili e le scuole lavoreranno ancora vecchio stile, con manuale, carta e penna. Anche in questo caso il rischio è evidente: aumentare il divario tra la scuola e il mondo reale dopo la scuola…

Riusciremo a realizzare insieme degli scenari positivi e ad allontanare o contenere questi rischi?

Vi lascio con l’interrogativo…

Federica

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